Ecobonus 2023-2024: cos'è, a chi spetta, per quali interventi e come si ottiene la detrazione fiscale del 65%

La Legge di Bilancio per il 2022-2024 ha confermato fino al 31 dicembre 2024 la detrazione fiscale prevista per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti (c.d. ecobonus 2023). Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2024 Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2008, n. 303, Supplemento ordinario n. 43/L.

Queste tipologie di detrazioni fiscali sono nate nel 2012 con una modifica apportata dal Decreto-legge del 22 giugno 2012 n. 83 al D.P.R. n. 917/1986 per incentivare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici. Le detrazioni sono state sempre prorogate per le richieste degli operatori del settore che hanno visto nella riqualificazione del patrimonio edilizio esistente un mercato sempre più florido.

 

 

Cos'è l'ecobonus e per quali interventi spetta.

Per le spese documentate, sostenute per la realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia, spetta una detrazione fiscale dall'Irpef o dall'Ires che può variare dal 50 al 65% e va ripartita in 10 rate annuali di pari importo. In particolare, la detrazione è riconosciuta per gli interventi che consentono:

  • la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
  • il miglioramento termico dell'edificio (coibentazioni - pavimenti - finestre, comprensive di infissi);
  • l'installazione di pannelli solari;
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;
  • l’acquisto e la posa in opera di schermature solari;
  • l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative;
  • l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti;
  • l’acquisto di generatori d’aria calda a condensazione; la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione.

Condizione indispensabile per fruire dell’agevolazione è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale.

 

Fonte: www.lavoripubblici.it

 

Ultima modifica il 28 Feb 2023
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L’azienda è socia del consorzio CDSE con cui collabora per la realizzazione di alcune opere.
In particolar modo con il progetto «chiavi in mano», dove, la collaborazione con diverse ditte associate permette una programmazione dettagliata dei singoli lavori da realizzare e la tempistica di intervento in ogni fase lavorativa (chi fa cosa/come/quando), garantendo alla committenza un unico interlocutore con cui rapportarsi.

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